
di Ivan Cimmarusti, Il Sole 24 Ore, 17 aprile 2019
La Regione Lazio apre ai mercati esteri: 18 milioni di euro sono stati stanziati per sostenere l’export soprattutto delle micro, piccole e medie imprese del territorio. In ballo c’è una torta che si aggira sui 20 miliardi – il valore complessivo delle esportazioni regionali nel 2017- che la Giunta presieduta da Nicola Zingaretti, segretario del Pd, vuole accrescere.
Questo l’obiettivo del “Piano per l’internazionalizzazione del Sistema produttivo del Lazio 2019-2021”, varato ieri con una serie di linee guida per rendere l’industria laziale sempre più competitiva nel contesto globale. “In Italia siamo quinti nell’esportazione di beni e secondi nei servizi”, spiega l’assessore allo sviluppo economico Gian Paolo Manzella. Tuttavia si tratta di un “export in qualche modo polarizzato nei settori trainanti, come la farmaceutica, l’automobilistico, il chimico”. Manzella guarda oltre “Vogliamo agire soprattutto sulle micro, piccole e medie imprese, così che possano entrare nei mercati internazionali”. Dati alla mano l’operazione potrebbe portare un incremento di produttività. D’altronde tra il 2010 e il 2017 il Lazio è stata la regione italiana che ha registrato la crescita delle esportazioni più forte, con un +53%, mentre il valore medio nazionale si è attestato sul 33% (Emilia Romagna 41%, Veneto 34% e Lombardia 28%). Nello stesso periodo, anche il numero delle aziende esportatrici è aumentato del 13%, giungendo a quota 11mila.
Per incoraggiare l’export, la Regione ha previsto l’erogazione di finanziamenti “diretti” e “indiretti”. I primi ammontano a 15 milioni di euro, finanziati con fondi Por Fesr 2014-2010. Si potranno ottenere alcune misure, come i voucher per operare sui mercati esteri. È uno strumento finanziario che consente alle Pmi di acquisire competenze di management, tecniche e tecnologie, tra le quali: program manager (gestione del percorso di internazionalizzazione), innovation manager (accompagnamento all’innovazione), ed export manager (per esempio analisi dei paesi target). Nei finanziamenti “diretti” sono previsti anche i progetti promossi da imprese aggregate, ma anche da Camere di Commercio, Unione delle Camere di Commercio, associazioni imprenditoriali e fondazioni.
Poi ci sono gli indiretti, finanziati per un importo di 2 milioni 788mila 335euro erogati con legge regionale che disciplina “gli interventi a sostegno dell’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese del Lazio”. Si tratta di interventi per costruire reti di cooperazione, ricerca di partner, ma anche per individuare manifestazioni o fiere internazionali dove promuovere le merci del Lazio.
L’obiettivo del Piano è di consentire la penetrazione dei mercati, ma anche di mantenere quelli già in essere. È il caso dei rapporti commerciali con Germania, Francia, Spagna, Inghilterra, ma anche con paesi dell’Africa Mediterranea, sui quali si stima un notevole potenziale futuro. Poi ci sono i “target” a medio termine: Stati Uniti, Russia ed Emirati Arabi Uniti. Si ritiene che nelle prime due aree geografiche, ci siano ampi margini per le piccole e medie imprese . Occhi puntati sugli Emirati, destinati a quelle imprese di fascia alta: Expo Dubai 2020 potrebbe rappresentare un volano.
“Sono convinto –conclude Manzella- che le Pmi coglieranno questa occasione. Il “made in Lazio” ha in molti casi le carte per affermarsi sui mercati internazionali.