NEI TERRITORI

IN PIAZZA CON LIBERA

Il 21 marzo si è svolta a Roma la manifestazione nazionale di Libera. Migliaia di ragazze e ragazzi sono scesi in strada contro tutte le mafie e a Circo Massimo sono stati letti tutti i nomi delle vittime innocenti, un momento toccante e pieno di significato. Ogni giorno dobbiamo rinnovare il nostro sforzo per un’Italia libera dalla criminalità organizzata. E non si tratta solo di una battaglia per la legalità, ma di una battaglia per la democrazia.

Le Regionali

Queste settimane mi hanno visto impegnato, come tanti altri parlamentari e esponenti locali e nazionali del Partito, nella campagna elettorale per le Regionali in Sardegna e i Abruzzo. Due esiti diversi, ma due  ottimi risultati del Partito Democratico che ci consegnano ancora una volta la consapevolezza che uniti si è competitivi e si può vincere, divisi la sconfitta è sicura.

Ho avuto modo di girare la provincia di Nuoro a sostegno di Alessandra Todde e sono stato  in Abruzzo con diverse tappe a Sostegno di D’Amico a Orsogna, Francavilla, Pineto e Capistrello. Tra le persone, quartiere per quartiere, insieme alle militanti e ai militanti del Partito Democratico che si sono spesi senza sosta e che voglio ancora ringraziare.

Una riflessione è d’obbligo, anche alla luce degli ultimi sondaggi: la destra governa ma è minoranza nel paese, per questo il PD fa bene a essere un partito che cerca sempre l’unità e sbaglia, invece, chi sottolinea sempre i “se” e i “ma”.

Ho avuto modo di ribadirlo anche nella mia recente intervista per il corriere della sera che potete leggere a questo link!

GLI INCRESCIOSI FATTI DI PISA

Basta guardare le immagini delle manganellate contro gli studenti di Pisa per capire che si è trattato di una violenza assolutamente spropositata e gratuita. La domanda da farsi è sul perché di questi comportamenti. Qualcuno nel Governo punta a un’esasperazione del clima politico in Italia? Si vuole puntare a una escalation dove la violenza torni a riempire le piazze e le strade? Qualcuno con il riflesso d’ordine pensa che gestire il potere lo autorizzi a violare principi e regole?

Sono stati picchiati dei cittadini che manifestavano. Invece di gestire eventuali criticità si e’ preferito aumentare la tensione . A dare l’ordine sono stati gli stessi che hanno chiuso gli occhi di fronte ai saluti romani fascisti e, io penso giustamente, hanno evitato con ragionevolezza di inasprire il clima di fronte al blocco di strade e autostrade dei trattori.

Si vogliono dunque criminalizzare dei giovami solo perché di un certo orientamento politico?

In Italia il compito dello Stato è di garantirlo l’ordine pubblico, non di creare le premesse del disordine e i manganelli, come ha ricordato il Presidente Sergio Mattarella, sono la certificazione di una sconfitta. Quindi, dietro tutto questo, o c’è una matrice politica, o c’è una grave inadeguatezza di chi ricopre determinati ruoli.

Non so quale delle due sia peggiore. Noi, nel chiedere chiarezza, vigileremo affinché sia tutelata e difesa la Costituzione. Per questo siamo stati al fianco degli studenti che hanno protestato a Roma e che sono scesi in piazza per la libertà di esprimere il dissenso.

A GENAZZANO CONTRO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA

Venerdì 23 febbraio insieme al Segretario Regionale Daniele Leodori e al Sindaco di Genazzano Fabio Ascenzi abbiamo parlato di Autonomia differenziata. Abbiamo discusso con iscritti e simpatizzanti dei motivi profondi della nostra contrarietà a una legge che spacca l’Italia e crea nuove diseguaglianze, in particolare sui servizi pubblici. Una legge per cui il Governo aveva garantito coperture ai Livelli essenziali di prestazione che non sono previste a bilancio. Un pasticcio pronto a esplodere e che, oltre a penalizzare l’intero paese e la qualità dei servizi, rischia di produrre nuovi costi per lo stato.